07
November
2023
Tempo di lettura:
3 minuti
Hannah Arendt
Qualche mese fa, durante una delle nostre colazioni a base di Paneburro (la puoi recuperare qui), abbiamo iniziato a tracciare i contorni di quel processo di ridefinizione dei formati che sta coinvolgendo il mondo dei centri commerciali, interrogandoci sul futuro del Retail e delle sue funzionalità.
Guardando al passato e presupponendo il cambiamento come elemento imprescindibile, abbiamo identificato nella capacità di rispondere ai bisogni e alle aspettative della società, così come nell’assorbimento di una dimensione urbana oltre a quella commerciale, i tratti distintivi dell’evoluzione rapida e continua che ha caratterizzato il formato negli ultimi cinquant’anni.
Ripartiamo da qui per fare un esercizio di riconfigurazione del formato e offrire una nostra proposta di progetto.
Buona lettura!
Adolfo
Il nostro studio ha preso il via dalla comprensione del ciclo vitale, degli orari e del dispiegarsi dei bisogni nell’arco della giornata dei diversi target che popolano il centro, a cui ha fatto seguito l’analisi dei competitor e di progetti analoghi. Questo ci ha aiutato a elaborare un nuovo programma funzionale e definire un’ambizione di spazialità che nasce come risposta al luogo.
Un orientamento che tenta di dare risposte al ciclo di vita della comunità e di soddisfare bisogni che vanno ben oltre l’atto dell’acquisto.
Già a partire dal 2004, la grande distribuzione aveva cominciato a insediarsi in centro città, con formati molto più piccoli e focalizzati sulla spesa alimentare. Oggi non solo si tratta di un dato di fatto, ma stiamo assistendo a ridimensionamenti delle aree di vendita dedicate all’interno dei centri commerciali esistenti con significative riduzioni e/o cambi di posizione dall’interno della Galleria verso i lati. In Lombardia il precursore in questo senso era stato il centro commerciale “Freccia Rossa”, che nel 2008 aveva aperto con un supermercato decentrato e laterale rispetto al layout complessivo, seguito da altri esempi, come “Il Centro” ad Arese o l’ultima trasformazione del “Fiordaliso” a Rozzano.
Quali conseguenze potrebbe avere tale revisione?
- Possibili implicazioni potrebbero derivare non solo dallo spazio lasciato da questi spostamenti e dalla necessità di ridisegnare il layout, ma anche dalla valutazione della nuova posizione e dei flussi pedonali, come dal cambio del significato stesso del centro commerciale;
- l’offerta di nuove attività volta a riempire il vuoto del ridimensionamento dovrebbe essere intesa non come formula da replicare in maniera indefinita, bensì come reazione a un’analisi dettagliata della comunità nella quale si inserisce, così da rendere il centro site specific e aumentare l’importanza e il significato per la comunità di riferimento;
- la fase post-pandemica ha sdoganato, quasi favorito, lo spazio aperto per la ristorazione, ma ha reso appetibile anche la galleria scoperta, convertendola in una formula da applicare a seguito di opportune valutazioni sul luogo;
- la ridefinizione del rapporto tra centro ed esterno, costruito e parcheggio, permette di arricchire con una maggiore qualità ambientale il percorso di approccio pedonale, così che diventi adatto a convivere con un landscape che possa ridurre l’isola di calore e permettere l’affacciarsi di alcune attività commerciali sullo stesso.
Infine, il centro commerciale inteso come risposta al tempo libero rimane una grande opportunità ancora poco sfruttata. Oggi la pianificazione del centro commerciale non dovrebbe essere basata sul bisogno di acquisto ma sulla necessità di dare risposta all’uso che le persone ne fanno durante i loro momenti di svago. Vista la naturale evoluzione morfologica dell’architettura del centro, si potrebbe pensare di rivoluzionare anche la definizione del Centro stesso.
Adolfo Suarez
Lavora disegnando, sempre e comunque, e sa ritagliarsi spazi di silenzio anche nelle situazioni più rumorose. Ciò lo porta a una visione dei problemi sempre approfondita, a volte anche inaspettata. Questo contribuisce a generare quel “conflicto positivo” che aiuta il team a cercare sempre soluzioni migliori.
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L22 Retail è specializzata nella realizzazione e riqualificazione degli spazi commerciali. Ha una visione chiara del processo che accompagna lo sviluppo di un Sistema Retail in cui competenze architettoniche, sociologiche e semiologiche si incrociano ad aspetti di analisi economica, marketing e comunicazione, commerciale e di sviluppo.
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