Quest’anno il Mapic aveva un significato particolare.

Sono più di quindici anni che partecipo alla fiera, e credo che questo appuntamento sia un importante momento di riflessione per capire in quale direzione si muove il mercato.

Così importante che lo consideriamo spesso, anno dopo anno, l’occasione per fare un bilancio complessivo dei nostri progetti in ambito retail, come To Dream e Frosinone, con cui ci siamo presentati a questa edizione della fiera.

Voglio provare a tirare un po’ le somme della mia esperienza al Mapic 2022.

Per prima cosa, il layout dell’evento. Da una parte ho avuto l’impressione che lo spazio dedicato a tempo libero, leisure e attività ludiche (come gioco e Active Entertainment)faticasse un po’ a integrarsi con quello del retail e risultasse poco supportato dalla presenza di operatori nella messa in pratica delle tante idee emerse. Dall’altra mi ha molto colpito lo stand di Arabian Centers che, tramite modelli e una piacevole accoglienza, ha raccontato progetti di virtuoso equilibrio tra retail e leisure.

E aggiungo – permettetemi la leggerezza del commento – ho molto apprezzato la moquette rosa che ci ha accompagnato e condotto attraverso tutto lo spazio della fiera.

Inoltre, il mondo dei  “data” dimostra di aver raggiunto una certa maturità, consolidando la sua presenza all’interno delle dinamiche sia gestionali sia di analisi previsionali di apporto alla conoscenza del mercato.

Tra luci e ombre, tra piacevoli riconferme e qualche mancanza, devo dire che il Mapic rimane principalmente una preziosa opportunità di networking, durante la quale incontrarsi per scambiarsi impressioni e guardare insieme con curiosità alle novità del settore.

Per cercare di cogliere quello che è il sentiment più ampio legato al mondo del retail e al suo sviluppo, abbiamo lanciato un sondaggio, che ha preso piede dalle opinioni personali di chi èpassato a trovarci e che sembra confermare quanto abbiamo detto finora.

Complessivamente, è emersa una certa fiducia nel futuro, nella necessità di investire e di puntare sull’high street e sull’uso misto. Previsione avvalorata anche dai Mapic Awards, a cui ho partecipato come membro della giuria: il retail si conferma un forte motore di rigenerazione urbana e una formula vincente, in grado di integrare nuove funzioni come il Food&Beverage, che si evolve per abbracciare non solo il cibo, ma anche eventi ed esperienze culturali.

Voglio concludere dicendo che il Mapic 2022 è stata un’esperienza positiva, animata da un certo attivismo generale, nonostante il momento di incertezza sia economica sia geopolitica.

Non rimane quindi che  darci appuntamento nel terzo quarter del 2023per una valutazione più complessiva; nel frattempo impegniamoci a mantenere viva la fiamma della curiosità, quella spinta famelica a scoprire, a lasciarci stupire e a reinventarci, sempre.